Mi ritorni in mente: quella volta che... Venezia!

Cremonese
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Cremonese-Venezia 5-1, stagione 2017-2018

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Era da diverso tempo che Cremonese e Venezia non si trovavano a competere per il medesimo obiettivo.

Sono passati più o meno trent’anni, infatti, dalla serie B 1992-93. All’undicesima giornata Cremonese e Venezia guidavano la classifica con 11 punti: la Cremo aveva da poco interrotto la serie record di otto vittorie consecutive ed arrivava dalla doppia trasferta pugliese in cui aveva raccimolato un pareggio a Taranto ed una sconfitta a Lecce. Lo Zini, quindi, era gremito. I grigiorossi tentarono di tornare alla vittoria e portare a casa i due punti, ma vennero raggiunti due volte. Finì con un pareggio, 2-2, così come il ritorno: 1-1, ancora in rimonta per la compagine nero-arancio-verde che nel frattempo aveva perso smalto e chiuse il campionato con un piazzamento anonimo. Quel 2-2 fu sfruttato dalla Reggiana che agganciò la vetta per non mollarla più fino al termine del campionato.

Anche uno dei più recenti match del Penzo (nel frattempo rifondato tre volte, nel 2005, nel 2009 e nel 2015) si è chiuso sull’1-1 con una rimonta dei padroni di casa. Era il 20 dicembre 2017 e la squadra di Attilio Tesser, tornata in serie B dopo dodici anni, stava conducendo un campionato sopra le attese. Sull’isola di Sant’Elena, dove si trova uno degli stadi più scomodi ma nello stesso tempo più particolari d’Italia e forse d’Europa, la serata era gelida, allontanandosi dal centro della città le calli presentavano tratti ghiacciati, superare i ponticelli sui canali poneva non pochi problemi di equilibrio. Al fischio d’inizio il settore ospite era semivuoto perché i vaporetti “organizzati” per il trasporto dei tifosi grigiorossi erano in ritardo: arriveranno solo al 25’ del primo tempo. In curva, quindi, solo un manipolo di … “indipendenti”. La partita è intensa ma i gol arrivano solo nel secondo tempo: Michele Cavion, che nel 2017-18 visse probabilmente l’annata più positiva della sua carriera (come dimenticare la rovesciata di Vercelli, la fuga di Cittadella o la rete decisiva contro il Parma?), porta in vantaggio la Cremo che però viene poi rimontata da Moreo dopo poco più di dieci minuti.

Il pareggio lasciò un po’ di amaro in bocca ma nulla in confronto a ciò che stava per arrivare. Dopo due vittorie consecutive contro Cesena e Parma, infatti, si pareggiò ad Avellino per poi iniziare un calvario che prese il via con la sconfitta casalinga contro la Pro Vercelli (dove giocava Ghiglione) per proseguire tra pareggi e sconfitte fino all’esonero di Attilio Tesser. Una squadra sull’orlo del baratro seppe rinascere dalle ceneri, come l’Araba Fenice, proprio contro il Venezia: 5-1 e salvezza conquistata in anticipo mentre i veneti disputarono comunque i playoff.

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