Mi ritorni in mente ... Como? Beh, è superfluo dirlo. 6 maggio 2022. Carnesecchi prende gol su rigore ed esulta correndo verso la panchina. La Cremonese ha appena conquistato il ritorno in serie A dopo ventisei anni. Questa, probabilmente, è l’immagine che qualsiasi tifoso della Cremo – tra occhi lucidi e pelle d’oca - associa alla squadra lariana.

Quella tra Cremonese e Como è una sfida che si potrebbe definire “una classica”, avendo circa sessanta precedenti distribuiti tra tutti i campionati professionistici, dalla serie A 1984-85 (allo Zini si vinse due a zero con gol di Finardi e Juary, ma il Como si salvò) alla serie C. Non solo: le due squadre si sfidarono anche in uno spareggio a tre per la promozione in serie A (stagione 1982-83).

Proprio la terza serie, nell’edizione 2004-05, vide un interessante doppio confronto. La Cremonese – neopromossa – si trovava nello stesso girone del Como che, invece, era appena retrocesso dalla serie B. O meglio, stava concludendo una parabola decisamente curiosa che vide il passaggio dalla C1 alla A in due stagioni e successivamente tre retrocessioni consecutive fino al fallimento ed alla prima di due rifondazioni (2005 e 2017).

A novembre, la lanciatissima Cremonese di Giorgio Roselli sbancò il Sinigaglia con un secco 3-0 (sesta vittoria consecutiva) mentre al ritorno vinse 2-1 con reti del talentuoso Strada e del centrale difensivo Iorio, non particolarmente avvezzo a gonfiare la rete avversaria. Quell’anno si registrò una delle poche vittorie fin lì conseguite dai grigiorossi al Sinigaglia: il bilancio è migliorato nei vent’anni successivi con diversi successi (e spesso con tre reti all’attivo, non ultima quello dell’ottobre 2023). 

Ma tornando a Carnesecchi è difficile dimenticare anche il 2-0 dell’andata della stagione 2021-22 (quarta vittoria consecutiva). Metà gennaio, giornata soleggiata ma fredda. Quinto minuto, rinvio lungo del portiere, colpo di testa sbilenco di un difensore e Cristian Buonaiuto è lesto ad impadronirsi della sfera per realizzare il gol del vantaggio, facendo esultare uno stadio Zini che – a causa delle normative covid vigenti – era semivuoto (meno di duemila spettatori).

Qui l'approfondimento sui precedenti.