Half Marathon Cremona 2016: una scommessa vinta.

Podismo
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“Noi abbiamo lavorato con impegno, passione e amore per la corsa, perché solo chi corre sa quanto sia bello farlo”.

Un messaggio chiaro ed appassionato da parte degli organizzatori agli atleti che hanno partecipato a questa 15a edizione, siamo quindi qui a tirare le somme per capire se le promesse sono state mantenute.

Nel Marzo di quest'anno, ospiti dell'Associazione Industriali di Cremona, gli organizzatori, Michel Solzi e Mario Pedroni in primis, svelavano le novita' dell'edizione appena conclusa,  contestualmente,  su "Runners World Italia" si presentava la nuova edizione della maratonina, o meglio dell'Half Marathon Cremona, con questo slogan: "Percorso completamente ridisegnato e un’inedita prova a staffetta per la 15ª edizione della classica lombarda che ora si chiama Half Marathon Cremona."

Bravi gli organizzatori a capire che dopo tante edizioni, ampiamante apprezzate, bisognava rimettersi in gioco per una svolta storica, a cominciare dal percorso. Il risultato e' stato un percorso piu' tecnico ed impegnativo, una partenza con ampi spazi ed un lungo rettilineo, in leggera discesa, che ha permesso ai top runner di staccarsi trovando subito velocita' e ritmo ed agli altri atleti di mantenere il proprio senza essere travolti dai piu' veloci.

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Molto cratteristico il passaggio lungo il Parco del Po, azzeccata la scelta del cambio della staffetta (10°km), in Piazza Roma: la gente, lo speaker, il tifo, hanno caricato ed entusiasmato gli atleti, un rilancio, una ripartenza in prospettiva della seconda parte della gara. Forse un po' meno gradito il passaggio, per la presenza delle auto sulla carreggiata opposta, in via Ghisleri e via Giuseppina (ma da qualche parte si doveva pure uscire dalla citta') .

Il percorso extracittadino del Bosco es Parmigiano, sebbene fosse composto da un'andata ed un ritorno su due strade vicine e parallele,  premesso anche che incrociarsi con podisti che ti precedono di almeno un paio di km non sempre e' ben accolto dagli stessi,  il contatto visivo e' durato veramente limitato, l'effetto "stecca" e' stato evitato ed e' stata l'occasione per farsi forza ed incitarsi a vicenda.

Gli ultumi 4 km sono stati la vera sorpresa, impegnativi e tecnici, con molti cambi di passo e di direzione,  questo ha dato la possibilita' ai top runner di fare la selezione in vista dell'arrivo ed ha aiutato "i comuni podisti mortali" a restare concentrati sul percorso piu' che perdersi nella stanchezza che accompagna la parte finale. L'arrivo ovviamente era sacro, unico, splendido e quindi intoccabile.

Sono stati dispiegati lungo il percorso, peraltro segnalato in modo impeccabile, un numero importante di funzionari e volontari che hanno garantito lo svoigimento della gara senza che vi fossero problematiche significativei. Per quanto riguarda i ristori, la disponibilita' e la gentilezza dei i volontari ha aiutato  i partecipanti ed e' stata molto apprezzata.

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Ultimo e non meno importante l'arrivo, mantenuto come nelle precedenti edizioni, ha permesso di evitare ingorghi e disguidi, Piazza Stradivari ben allestita e preparata per accogliere i finisher, nell'ordine: Medaglia, ritiro Chip gara, consegna pacco e ristoro con pasta party.

Non e' mai facile organizzare una gara in ambito quasi totalmente cittadino, molti vincoli e molte difficolta', ma questo successo mette in evidenza la passione e l'impegno esercitato dagli organizzatori e poi da coloro che hanno collaborato per la riuscita dell'evento. Molta citta', molto tifo e nonostante il blocco del traffico, molta civilta' e partecipazione da parte dei cittadini cremonesi.

Qualcosa pero' va fatto notare, piu' che altro per sentito dire, ma pur sempre da valutare:

Spugnaggio:  spugna in dotazione personale il che vuol dire portarsela dalla partenza, nella stragrande maggioranza delle gare con alto numero di partecipanti si usa cosi' ed in fondo, per il fastidio che puo dare una spugna rispetto ad ipod, marsupio o telefonino che spesso portiamo a spasso, non mi sembra un sacrificio impossibile.

Bottigliette ai ristori: solo bicchieri (acqua, te' ed integratori) anche qui pero' direi che, vista la giornata non troppo calda, buona parte delll'acqua  sarebbe stata  sprecata inutilmente, da sottolineare che ad ogni ristoro c'erano almeno 4 volontari in fila a porgerli.

Pacer:  partiti tutti insieme dietro ai top runner, questo ha costretto chi li cercava ad una partenza "di rincorsa", sicuramente belli e colorati da vedere tutti assieme, ma forse si sarebbe preferita una partenza scaglionata.

A bocce ferme si puo' senza ombra di dubbio affermare che quanto promesso dagli organizzatori e' stato ampiamente mantenuto e siamo certi che lavoreranno ancora per migliorare questa gara, che e' diventata un delle piu' belle e meglio organizzate maratonine d'Italia.

 

 

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