Un'umiliazione cocente. Un epilogo indegno di un campionato fallimentare. Il direttore sportivo Giacchetta si presenta per la prima volta in sala stampa in questo campionato dopo la contestazione della curva sud a fine partita.

Oggi è arrivata la contestazione e sappiamo ha incontrato i tifosi a fine partite. Riprendiamo le parole di mister Ballardini: oggi è stata un'umiliazione e abbiamo ricevuto una lezione di calcio dal Bologna.

Direttore, noi di Sportgrigiorosso le chiediamo se non ritiene giusto scusarsi per quello che abbiamo visto oggi e se non reputa opportuno rassegnare le dimissioni per questo campionato fallimentare.

"Ogni partita di Serie A è un confronto importante. Non disputavamo la massima Serie da tanto tempo. Ci siamo confrontati nel miglior modo possibile secondo le nostre possibilità. Poi in serie A ci stanno le sconfitte e questa è la seconda volta che perdiamo con un punteggio così importante. Ogni gara è una lezione e non una umiliazione come la intende lei. Le umiliazioni sono altre e sono opportunità per crescere. La Cremonese deve crescere. La Serie A è stata una esperienza grandissima, sia per noi sia per voi. La storia recente di Cremona - insiste il direttore Giacchetta - non parla di Serie A. Per le altre domande non intendo necessario darle risposte"

Parliamo dell’allenatore. L'operato di mister Ballardini è molto buono, lo dicono i dati. Ora che mancano due giornate, ha mai pensato se non fosse stato più giusto sostituire prima Alvini?

"Sono stati fatti diversi errori e intendo fare assunzione di responsabilità. Non vengo mai in sala stampa dopo le gare ma oggi era doveroso. Visto l'insuccesso nel mantenere la categoria era giusto, nei confronti della proprietà e dei tifosi, venire qua oggi e riconoscere di avere sbagliato. Sono stati errori tecnici e in buona fede, non certo di altro tipo. Il mercato è stato sicuramente difficile, abbiamo cercato di fare del nostro meglio provando a sfruttare tutte le opportunità che avevamo. Abbiamo comunque allestito una squadra di ragazzi validi - insiste Giacchetta - ragazzi che hanno dato tutto pur venendo da campionati esteri senza conoscere la serie A. Purtroppo non è bastato".

Direttore, stona parlare di inesperienza sapendo che in società c'era Ariedo Braida. Braida è stata una figura che la Cremonese ha presentato e che poi non si è più visto.

"In sala stampa vengo io come direzione sportiva perché sono io il direttore sportivo. La Cremonese si è sempre confrontata in team, anche quando è stato confermato Alvini eravamo tutti nella sala del centro sportivo. Qualsiasi cosa è valutato come team e siamo tutti responsabili. Io sicuramente sono tra coloro che ha meno esperienza della massima Serie come direttore sportivo e non mi paragonerei mai con l'esperienza di Ariedo che ha vinto Champions e campionati. Ma nessuno ha posto divieti - precisa il Ds - Poi qualcuno deve assumersi le proprie responsabilità e i confronti ci sono. Poi ci sono anche dei rumors che fanno pensare più ad alibi che alla realtà dei fatti. Detto questo, io sono uno che ci mette la faccia".

A fine partita i tifosi l'hanno contestata: cosa succede per il futuro?

“Dispiace avere fatto questa prestazione. Avremmo dovuto giocare in maniera più gagliarda. Purtroppo non  ci siamo riusciti, merito del Bologna. Siamo forse arrivati mentalmente stanchi: dopo il primo gol è stata tutta in salita e questo ha dato la possibilità al Bologna, squadra forte e fisica, di mostrare al meglio le proprie qualità. Dispiace ulteriormente perché questa sconfitta sancisce la retrocessione in serie B. La squadra durante il campionato è stata fragile rispetto alle altre, nonostante un avvio di stagione sfortunato. Questo ha reso difficile il recupero dopo una sosta di due mesi che ha condizionato il calcio mercato e quindi il proseguo del campionato. La Cremoense scenderà in B - chiosa Giacchetta - ma i tifosi hanno meritato di restare in questa categoria e li ringraziamo".