Partiamo da una analisi a "campo largo". In classifica i grigiorossi sono nel gruppone che lotta per i playoff, la posizione dove devono stare. Pecchia ha dato una identità di gioco precisa, questo è pacifico e l'abbiamo ripetuto spesso. L'Alessandria ha raccolto 14 punti nelle ultime 9 partite, non è uno squadrone ma nemmeno un materasso su cui adagiarsi, in B soprattutto e nel calcio in generale ci sono momenti buoni e meno buoni, questo è meno buono (1 vittoria in 7 partite) e fa parte del gioco. A Reggio Calabria poi avevamo ottenuto una vittoria esaltante e non è da cancellare, anzi.

UNA GRANDE PARATA DI CARNESECCHI
Detto tutto questo, ad Alessandria abbiamo giocato male e abbiamo meritato di perdere. Non condivido l'analisi del mister che dice che il pareggio sarebbe stato meritato: certo nel recupero Baez e soprattutto la traversa di Gaetano ci hanno fatto gridare al gol e ci lasciano rammarico, ma per quanto visto nei 90' per me l'Alessandria ha fatto qualcosa in più, Carnesecchi non a caso era stato il migliore dei grigiorossi e prima del recupero la Cremonese non ha quasi mai calciato pericolosamente in porta.

LA TRAVERSA DI GAETANO
Che cosa è mancato? Io resto dell'idea che in questo momento la squadra non sia al top fisicamente e siccome non si può sempre esserlo va accettato, la condizione risalirà. Buonaiuto non stava bene ed è un giocatore fondamentale, anche questo va messo in conto. La squadra però è stata molto, troppo imprecisa con tanti errori nei passaggi. Non solo, ha continuato a palleggiare ma con troppa lentenzza, senza riuscire a saltare l'uomo con frequenza. Pecchia ha detto che ci voleva più pazienza e meno frenesia: ha ragione, le imprecisioni sono figlie della fretta e della frenesia, però serviva anche un po' più di velocità. Ci vuole poi lucidità, non farsi prendere appunto dalla frenesia.

L'ASSEDIO FINALE
Lo stesso Pecchia di fronte alle difficoltà e al gol subito ha giocato la carta dei cambi: tanti e nel giro di poco tempo, al 30' del secondo tempo erano già finiti. Lo fa spesso, così come spesso cambia la formazione-base. La sua idea è di tenere tutti sulla corda, almeno in parte condivisibile, però mi sembra a volte che si faccia prendere dalla frenesia. Continuare a cambiare ammassando attaccanti negli spazi e senza dare il tempo alla squadra di ridisegnarsi in base al cambio precedente, forse è un po' troppo.

LA FINE E LA SCONFITTA
Detto questo, martedì c'è subito l'occasione del riscatto e abbiamo visto che in questa serie B ogni volta si riparte da zero. Avanti con fiducia: i grigiorossi hanno saputo già darci gioie, hanno subito l'occasione di cancellare Alessandria. Forza e coraggio!
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