Fabio Pecchia a fine gara rivendica i meriti della sua squadra:

L'Alessandria è riuscita a mettere la gara sul binario a lei favorevole e ha meritato di vincere.

"A tratti abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Dopo il gol abbiamo tenuto 35-40 minuti l'Alessandria nei sui 30-40 metri, solitamente loro costruiscono sempre occasioni ma li abbiamo limitati. Il pareggio per me ci stava tutto, per quanto costruito"

Avete sofferto la loro pressione?

"Sapevamo che loro avrebbero pressato fortemente, lo hanno fatto bene e noi avremmo dovuto avere più pazienza. Non abbiamo mai avuto la pazienza di palleggiare e trovare soluzioni. Era una partita in cui non c'erano grandi linee di gioco da una parte e dall'altra, il gol ha rotto gli equilibri dopo una prima frazione in cui non ricordo grandi occasioni a parte il nostro retropassaggio sbagliato e la grande parata di Carnesecchi e un paio di iniziative nostre sulla sinistra"

Non siamo riusciti ad approfittare degli errori avversari, a differenza di altre gare, soprattutto all'inizio. Cosa dobbiamo fare per riuscire a partire forte nelle partite come facevamo l'anno scorso?

"Sono campionati diversi. L'anno scorso ci vedevano sul fondo della classifica e ci percepivano diversamente, ora siamo davanti e le partite sono diverse. Dobbiamo rifare con più continuità le nostre cose ma c'è una variante importante rispetto allo scorso campionato che cambia tutto"

Il cambio degli esterni al 45', a differenza di Reggio. Una scelta tattica col cambio modulo o un problema fisico?

"Buonaiuto ha subito in questa settimana sul piano fisico e non avendo una buona condizione ho deciso di non rischiarlo su tutti i novanta minuti, l'ho messo dall'inizio perché volevo dargli fiducia ma la condizione fisica è fondamentale"

La convivenza fra Ciofani e Di Carmine come è andata?

"Quando ci si ritrova tutti negli ultimi 30 metri non è facile trovare spazi e dialogare. Dovevamo dialogare molto di più sulle corsie laterali e cercare i cross, ne sono arrivati di importanti e avremmo dovuto chiudere verso la porta con più forza. I due attaccanti hanno caratteristiche diverse, ma non è la prima volta che giocano insieme, è fattibile e poi dipende da cosa si vuole fare"