Ciofani celebra la vittoria ma si sfoga:"Io insultato per strada e sui social, c'è chi mi ha augurato il cancro"
- di: Alexandro Everet
- Pubblicato: Martedì, 22 Dicembre 2020 21:32
Appena terminata la partita col Pordenone Daniel Ciofani è stato intervistato ai microfoni di Dazn e ha detto cose che hanno colpito tutti. Eccole:
"Sono punti importantissimi, era importante vincere e farlo poi fuori casa e per me era importante tornare a segnare e a fare quello che so fare. Metterei la firma per vincere ogni partita anche senza giocare benissimo perché le vittorie portano serenità e poi le prestazioni con la tranquillità tendono a migliorare. Ci tenevo a fare gli auguri al nostro capitano Terranova che oggi è diventato di nuovo padre col suo secondogenito Carlos. Voglio però anche dire una cosa: ho subito attacchi personali sui social, mi è stato augurato il cancro e anche alla mia famiglia, sono cose brutte, ho avuto un alterco con un tifoso mentre passeggiavo, si parla tanto del covid e del vaccino ma io credo che il virus dell'ignoranza purtroppo non sparirà mai. Dedico il gol a me perché io so quanta passione ci metto, a mia moglie Raffaella e a mio figlio Oliver, oggi ho esultato nel modo in cui fa lui per dire quali sono le cose belle della vita"
NOTA Molto spesso non siamo teneri nei giudizi su Ciofani nelle nostre pagelle. Continueremo a essere duri, quando le prestazioni non saranno all'altezza (lo diciamo stasera che ha fatto gol ed è l'uomo del giorno: il suo rendimento da quando è a Cremona è molto deludente, non si cambia idea per un gol). E' però sempre stato un professionista serio (e lo abbiamo anche scritto più volte) e saremmo felicissimi che zittisse le critiche a suon di gol nei prossimi mesi.
A prescindere, le critiche ci stanno ma devono sempre essere educate e riguardare il giocatore, non l'uomo. Gli insulti non sono mai accettabili (sugli spalti ai tifosi scappano a volte parole poco simpatiche anche se non dovrebbero ma qui si parla per strada, sui social a contatto diretto, molto più grave). Augurare il cancro poi è indegno. Cremona non è questa, è sempre stata una culla di civiltà e continuerà ad esserlo: un incivile, per fortuna, non definisce una città. Ciofani fa però bene a lamentarsi: nessuno si deve permettere di disturbarlo nel privato, di augurare la morte o altro a lui o ai suoi cari, di insultarlo. Le critiche ci stanno ma sempre educate e rispettose: si critica il giocatore, mai l'uomo (e mai insultare o minacciare!)