Bisoli:"Siamo all'inferno ma possiamo uscirne, io sempre in discussione ma tocca alla società decidere"
- di: Alexandro Everet
- Pubblicato: Domenica, 08 Novembre 2020 09:02

Bisoli nel post-Vicenza non nasconde i problemi della squadra ma difende anche le sue scelte (i concetti sono quelli ripetuti sempre). Dice anche parole importanti sulla sua posizione personale. L'intervista:
"Sono le classiche partite che quando gira male al minimo errore che fai subisci gol. Noi non siamo riusciti a fare gol, invece. Per noi non ha funzionato la voglia di arrivare primi sulla palla e di vincere i contrasti, la capacità di essere lucidi sulle giocate. Loro sono stati sempre dietro e non hanno creato niente, hanno sfruttato un calcio d'angolo e dopo due ribattute hanno fatto gol. Perché non facciamo gol? Se lo sapessimo sarebbe troppo facile fare questo mestiere...noi possiamo solo lavorare sulle situazioni per migliorare, oggi abbiamo avuto alcune situazioni favorevoli con Ciofani e Strizzolo, siamo riusciti ad andare al tiro, probabilmente la mancanza di tranquillità non ci fa leggere bene le situazioni in campo...il calcio è fatto di momenti, questo è un momento delicato e i ragazzi non sono tranquilli ma è un gruppo sano che dà tutto e lo ha fatto anche stasera, siamo in difetto solo nei risultati...io in discussione? Mi sono sempre sentito in discussione nella vita, decide la società, ho avuto un confronto ora con i ragazzi e con la società e sarà la proprietà a giudicare e a dire quello che deve...nessuno mi ha mai regalato nulla, lo scorso anno sono venuto in una situazione drammatica e abbiamo fatto qualcosa di straordinario, stavolta non stiamo riuscendo ad andare bene ma siamo all'inizio e c'è tutto il tempo per recuperare, chiaro che prima possibile dobbiamo svoltare, poi la società fa le sue scelte...la classifica farebbe preoccupare ma il materiale umano e tecnico a disposizione mi lascia sereno, l'anno scorso dopo due sconfitte ne siamo venuti fuori alla grande, dobbiamo trovare un obiettivo e un bene comune per tirarci fuori dai guai, il massimo che possiamo fare è lavorare 24 ore al giorno per la Cremonese, i risultati mi mettono in difficoltà ma ho la coscienza pulita perché lavoro tanto, non sempre i risultati arrivano subito e ci vuole anche un pizzico di fortuna che va cercata. Noi ora siamo all'inferno, la situazione si è complicata, bisogna rimborccarsi le maniche e sapere accettare le critiche con grande serenità. Bisogna saperle ricevere con lucidità, è normale che arrivino. Dobbiamo essere lucidi nel trovare il metodo per uscire dai guai. Se il problema è l'allenatore, l'allenatore fa un passo indietro, non creo problemi specialmente in un luogo dove mi sono trovato bene come Cremona in cui stimo il patron e i due direttori. I giocatori mi hanno rinnovato la fiducia, mi hanno detto che sono tutti con me, che vorrebbero dare di più anche se per ora i risultati non arrivano, con unione e voglia però i risultati possono arrivare. Io comunque non sono attaccato alla poltrona, posso fare un passo indietro se dovessi capire che è necessario. Lo scorso anno eravamo in una situazione molto più critica e ne siamo venuti fuori. Per me il problema è di testa, dobbiamo staccare, ci sentiamo oppressi dalle difficoltà, in allenamento infatti la squadra sembra un'altra".