L'impresa è compiuta grazie a spirito guerriero, gruppo compatto e calcio all'italiana
- di: Alexandro Everet
- Pubblicato: Martedì, 28 Luglio 2020 22:39
La Cremonese è salva. La partita con la Juve Stabia ci ha regalato il sospiro di sollievo tanto atteso e confortato dalla matematica. I grigiorossi si sono presi quello che spettava loro con le armi usate per tutta la gestione Bisoli: difesa solida, occupazione degli spazi, spirito di sacrificio di attaccanti e centrocampisti, gruppo compatto. Un atteggiamento gladiatorio che ha pagato tantissimo con un rendimento quasi sorprendente di 21 punti in 11 partite. Un qualcosa di incredibile se si pensa ai problemi del Covid-19, agli addii di Agazzi e Migliore e alle tante assenze di partita in partita. Bisoli è arrivato e ha compattato un ambiente slegato creando uno spogliatoio compatto e determinato, una squadra sempre pronta a lottare col coltello fra i denti. Ha scelto il calcio all'italiana e il catenaccio con una difesa a quattro bloccata, con un terzino come Bianchetti che potrebbe giocare benissimo centrale difensivo e una mediana spesso pensata per distruggere più che per costruire. Ha coscientemente lasciato palla e possesso del gioco agli avversari per poi colpirli al primo errore, un piano che ha funzionato e che ha pagato. E' un po' la rivincita del calcio funzionale sul calcio-spettacolo. Non sappiamo se questo modo di giocare possa funzionare sempre, ma in questo caso ha fatto faville e di sicuro Bisoli ha avuto ragione su tutta la linea: con questi giocatori e in questa situazione ha fatto il massimo e lui è l'eroe della situazione.