Rastelli:"E' come se non fossi mai andato via"...lunga analisi e anche un ringraziamento per una lettera di un gruppo di tifosi
- di: Alexandro Everet
- Pubblicato: Lunedì, 13 Gennaio 2020 23:35
Rastelli fa il punto della situazione parlando di tante cose prima della sfida con la Lazio:
"E' come se non fossi mai andato via. Ho ritrovato quell'armonia di gruppo che c'era prima del mio esonero quindi è stato semplicissimo rientrare e riprendere il lavoro interrotto tre mesi fa. Naturalmente domani mi aspetto una prova di grande carattere e di grande voglia di dimostrare che da adesso in poi inizia una nuova stagione per noi. I ragazzi sono stati bravissimi a meritarsi questa partita, ora dobbiamo essere bravi a onorarla. Ovviamente affrontiamo una squadra fortissima e in grande condizione psicofisica. Noi stiamo cercando di azzerare tutto e di ripartire con grande entusiasmo. Quando c'è un esonero vuole dire che qualcosa non ha funzionato come avresti voluto. Inutile rivangare....Ho ritrovato una squadra molto migliorata sul piano della condizione avendo tre mesi di lavoro in più sulle gambe. Cercheremo di portare avanti il lavoro intrapreso, apportando varianti in base agli interpreti. E' normale che si parli del sistema di gioco ma che conta davvero è l'atteggiamento e l'interpretazione. Abbiamo già dimostrato quando abbiamo fatto le cose in una certa maniera di saper vincere e convincere. Sulle 7 partite della mia gestione ne avevamo fatte 3-4 davvero belle e convincenti, altre 3-4 brutte e con sconfitte meritate. Quella discontinuità di risultati ha pesato, ora dobbiamo ritrovare il filo della continuità di prestazioni e di risultati. Ora la nostra attenzione deve andare alla partita con la Lazio. La squadra si è allenata sempre molto bene, i ragazzi sono sempre molto disponibili. Dobbiamo lavorare sull'aspetto mentale perché i ragazzi hanno perso quella fiducia che si perde quando non arrivano i risultati. Ho giocato con Simone Inzaghi nel Piacenza, lui arrivava dalla serie C e i titolari dovevano essere Rizzitelli e un altro attaccante che ora non ricordo ma giocammo quasi sempre io e lui e grazie alla sua stagione lui arrivò alla Lazio. Lui mi ha sempre ringraziato perché gli feci tanti assist ma lui era bravo e sfruttava bene le occasioni. E' un piacere rivederlo e ritrovarlo. Se fosse stata una settimana normale avrei fatto certe scelte, essendoci solo quattro giorni prima della sfida col Venezia dovrò essere molto attento sul minutaggio perché alcuni giocatori non possono reggere due partite così ravvicinate. Ovviamente schiererò comunque una squadra equilibrata. La partita col Venezia per noi è di vitale importanza. La squadra con me non era da playout: avevamo fatto 7 punti in 3 partite prima di perdere col Cittadella, partita in cui abbiamo subito immediatamente un gol e siamo rimasti presto in dieci eppure abbiamo lottato fino alla fine sfiorando anche il pareggio, quello che è successo nella gestione successiva non lo devo commentare io perché non c'ero....sul mercato cerchiamo giocatori con caratteristiche adatte per migliorare la squadra. Danilo in questa stagione volevamo già farlo partire in estate ma poi con l'infortunio di Carretta e lo spostamento in avanti dove aveva fatto cose positive ci ha spinto a confermarlo, si fanno però delle scelte e ora verrà sostituito con un altro giocatore. Con me si è comportato sempre molto bene comunque. Ora dobbiamo essere bravi a ricompattarci, a trovare equilibrio senza rinunciare alla ricerca dell'offesa in attacco. La squadra scenderà sempre in campo per vincere, ci sono però molti modi per arrivarci. A me è sempre piaciuto un gioco verticale, tenere a lungo palla senza cercare di portarla avanti non serve a molto. Se fai 70' di possesso palla ma non vai avanti e gli altri scendono e con tre passaggi ti fanno gol...Dobbiamo fare possesso palla ma con verticalità....L'idea iniziale è sempre stata di una linea difensiva non bassa per me. Ci sono situazioni di gioco in cui l'avversario ti obbliga a giocare più basso. Non bisogna mai rischiare troppo lasciando profondità alle spalle ma neanche avere troppa distanza dalla porta avversaria. Ho sempre cercato di lavorare sull'equilibrio e mi auguro che si riesca a raggiungere questo obiettivo. Stiamo monitorando sul mercato caratteristiche che in questo momento non ci sono nella squadra. Dobbiamo colmare alcune lacune. Lo spirito della squadra era comunque positivo e l'ho ritrovato positivo. C'è voglia di applicare le idee, ora però dobbiamo fare i risultati. Se sono tornato è perché la società pensa che io possa dare una svolta. Se ne viene fuori comunque solo col lavoro. Volevo ringraziare un gruppo di tifosi che al momento dell'esonero hanno fatto recapitare una lettera al mio proprietario di casa molto bella, senza firmarsi se non con la dizione "un gruppo di tifosi": li voglio ringraziare"
FONTE UFFICIO STAMPA US CREMONESE