Cremo un passo avanti fra problemi e lavoro da fare ma quello che conta è equilibrio: non eravamo una corazzata, non siamo una bagnarola
- di: Alexandro Everet
- Pubblicato: Lunedì, 11 Novembre 2019 08:19
La Cremonese ha vinto. Questa è la prima notizia importante di Cremonese-Salernitana. Non vincere infatti sarebbe stato devastante non tanto per la classifica (è presto per darle troppa importanza) ma per l'ambiente. Fondamentale quindi strappare i tre punti. Non è stato facile ma in fondo non lo è mai, normale. I grigiorossi però ci sono riusciti e tutto sommato hanno giocato una partita discreta, non eccezionale ma sicuramente positiva e in progresso.
Baroni ha deciso di cambiare. Non il modulo (che conta relativamente) ma il modo di giocare. Dopo partite in cui si faceva possesso palla ma senza rendersi pericolosi ha deciso di puntare su Gustafson, capace di verticalizzare velocemente e con precisione, su un centrocampo da corsa con Valzania e Kingsley, capaci di inserirsi negli spazi con e senza palla, su una coppia d'attacco esperta come Ciofani e Ceravolo. Ha funzionato con molte occasioni costruite ma con una pecca: anche se Ciofani ha convinto questa volta con un gol e un palo resta il fatto che come squadra si è segnato un gol su parecchie occasioni da rete, per la Cremonese segnare resta complicato
Dietro si è rischiato più volte e soprattutto sull'errore di Gustafson ma Agazzi è sempre una certezza e avere recuperato Terranova è stato fondamentale e lo si è già visto. Nel complesso una vittoria non facile ma meritata, che fa morale e che fa guardare con più fiducia al futuro
Detto questo c'è molto da lavorare come ha detto anche Baroni e c'è sempre il problema del gol da risolvere e anche se Ciofani dovesse crescere servono più gol in generale da tutta la squadra, quando si arriva davanti bisogna essere più lucidi.
Soprattutto serve equilibrio. Sentirsi una corazzata in estate era un grosso errore, non siamo però nemmeno una bagnarola. La classifica lascia tutto aperto, la squadra ha i suoi limiti ma ha anche qualità, eccome se ne ha. Guai ad esaltarsi ma anche a deprimersi troppo. C'è poi il rapporto con i tifosi da recuperare dopo la contestazione ma lì non servono parole ma semplici fatti: vincere e convincere