Reti bianche nel derby: Perugia sarà decisiva
- di: Mattia Lucca
- Pubblicato: Sabato, 04 Maggio 2019 18:10
Ci avevamo preso gusto, inutile girarci intorno. Le vittorie, meritate e condite da una certa dose di fortuna sugli episodi, avevano alzato le aspettative in chiave derby, contro un Brescia ancora ebbro di promozione. Non è andata così. Corini inscena un ampio turnover ma i suoi scendono in campo determinati a giocarsela fino in fondo: non si prende sottogamba un derby, a curva ospite praticamente esaurita. La Cremo rischia qualcosa, ha la palla per poterla vincere, ma si incaglia su un giusto pareggio.
Tanto turnover bresciano, dicevamo. Fuori Alfonso, Tonali, Ndoj, Spalek e Torregrossa. Già all'andata, allora causa infortuni, Corini fece i conti con numerose defezioni. E oggi come allora, a livello di idee di gioco, le Rondinelle non ne risentono. Trame chiare in costruzione, cercando di isolare i tre centrali grigiorossi contro il tridente Tremolada-Morosini-Donnarumma, tutti molto mobili e lanciati alla ricerca della profondità. L'idea non è male, ma l'esperienza debordante della retroguardia di casa le permette di gestire senza affanni questo genere di situazioni.
Il primo tempo scivola via su ritmi relativamente bassi: nessuno vuole bruciarsi troppo presto le energie residue nella terza partita in settimana, in previsione di una ripresa virtualmente infuocata. Cremonese piuttosto corta ma bloccata in fase offensiva, affidata alla vena di Piccolo e del Pibe de Bari, con i tagli di Mogos carta da giocarsi per sparigliare l'area di Andrenacci. Come sul filo del 45': palla dentro da sinistra, i centrali mirano Montalto che taglia sul primo palo, Mogos entra e spara il piattone sul portiere.
Ripresa complicata, mentalmente e tatticamente, condizionata dalla stanchezza. La Cremo non ha l'energia per schiacciare il Brescia, per mostrare la continuità vista nell'ultima in casa. Non riesce a contrastare col pressing il palleggio di Corini, finendo per schiacciarsi troppo: dura ripartire, in riserva, riconquistando il pallone in posizione così arretrata. Ci si affida alla fantasia di Piccolo e Castrovilli, ma non è sufficiente per scardinare la coppia Gastaldello-Romagnoli. Nemmeno un assolo da paura di Strefezza, finte da mal di mare all'intera retroguardia avversaria e diagonale a mezza altezza su cui Andrenacci si oppone.
Partita riassumibile nella giocata del Pibe de Bari al 40': rientro sul destro e palla a centimetri dal nirvana dei tiri a giro. Proprio così, un pareggio con qualche rimpianto, ma la Cremo resta, in chiave playoff, signora e padrona del proprio destino. Scusate se è poco.