Diamo la parola ad Alessandro Brigati, direttore sportivo del Corona, che ci fa il punto sull'andamento della sua squadra.

Partiamo dal giudizio dell'annata appena conclusa.

"Con un po' più di convinzione e conoscenza dei propri mezzi sono convinto che ci saremmo potuti qualificare ai playoff. Visto l'organico che avevamo era nelle possibilità ma siamo comunque contenti"

Episodi da ricordare di questa stagione? Giocatori che ti hanno impressionato?

"Posso citare una fantastica rovesciata di Ciappei, molto spettacolare, in Martelli-Corona. Il picco più alto è stato la vittoria a Dosimo, un successo in una partita rocambolesca vinta 3-2 (vincevamo 2-0 poi Camino, giocatore che in categoria fa la differenza, ha firmato la rimonta fino al 2-2 ma poi Ghilardi ha segnato il gol della vittoria) che ci ha fatto credere nei playoff, forse in quel momento ci è mancata la mentalità vincente, non ci abbiamo creduto abbastanza. Fra i giocatori da citare sicuramente Veneroni del Psg, davvero di altra categoria"

Quali sono i progetti tecnici per il futuro? C'è qualche tessera del mosaico che ha preso posizione?

"Al 99% dovrebbero rimanere sia mister Quintavalla che il preparatore dei portieri Lavezzi. Come società siamo molto contenti del lavoro svolto in questi due anni, il Corona in Seconda categoria è abituato a salvezze sofferte invece in questi due anni siamo arrivati quarti e settimi sognando anche i playoff. Per i giocatori in entrata stiamo facendo qualche sondaggio ma è presto, in compenso lo zoccolo duro della squadra è confermato, cerchiamo qualcuno che ci faccia fare un salto di qualità"