E’ tutta mattina che i siti specializzati del gioco più bello del mondo si rimbalzano la notizia; la Vanoli ha il suo nuovo play, si tratta di Marcus Zegarowski 

Proprio ieri il Ciranone vostro scriveva del talento di Andrea “Condor” Conti nel destreggiarsi nel mare magnun del mercato di qua e di là dell’oceano, quindi nessuna meraviglia che in soli 10 giorni, tanti sono passati dall’addio di Jordan Bone, e in un momento decisamente complicato, sia riuscito ad individuare il ragazzo giusto per le caratteristiche di un roster che ha già le sue consolidate peculiarità.

Immagino che il popolo vanoliano si sia catapultato in rete per dare un’occhiata; naturalmente lo ha appena finito di fare pure il Ciranone vostro.

Al netto della circostanza che gli highlights di un atleta di solito non fanno vedere le ciofeche, dirvi debbo che, a differenza di Jordan Bone più, passatemi la terminologia da noto sporto minore, regista, Marcus Zegarowski mi pare la classica combo-guard (o tweener) e cioè che associa le caratteristiche di un play a quelle della cosiddetta “guardia tiratrice”.

E ora mi sa che coach Demis Cavina mi darà dell’asino, ma nessuno mi leva dalla testa, nemmeno l’asino, che la scelta di un ragazzo con queste caratteristiche sia dipesa dal fatto che ci si è ritrovati in casa, obtorto collo, uno che ha svolto piuttosto egregiamente il playmaking in assenza del “titolare”, e ciò moltiplica, se non geometricamente quasi, le possibilità di variabili tattiche nel gioco esterno della Vanoli.

Come sempre sarà il parquet a dare giudizi, ma Marcus Zegarowski, oltre ad avere una manina educata (dall’arco la mette con il 40%) ed essere pure un passatore fulmineo, arriva al di qua dell’oceano con la fama di essere uno dei migliori prospetti usciti dai college negli ultimi anni.

E come sempre sarà il parquet a dare giudizi, ma dai presupposti parrebbe proprio che ancora una volta la premiata ditta “Andrea Condor Conti & Co” ne abbia combinata una delle sue

Il che è bello e istruttivo (cit.)