Tranquilli, non mi sono scolato una intera cantina del Monferrato, è che sto titolaccio è venuto pensando alla gara di domani sera che, per l’appunto, è la prima con “qualcosa” in palio, che non sarà di certo un gran “qualcosa”, ma è pur sempre “qualcosa”.

Materializzatosi nel solito neurone di nord-ovest questa perla di saggezza, il passo successivo è stato cercare di capire come potrebbe buttare per la Vanoli.

Detto che per passare il turno deve obbligatoriamente vincere, facendolo andrebbe a pari con Treviglio e qui iniziano i pasticci perché si deve innanzitutto calcolare il “quoziente canestri con le squadre pari classificate del proprio girone”, se non basta il “quoziente canestri generale del proprio girone”, e se non basta ancora si ricorre alla dea bendata con il classico sorteggio, dove, come e quando non è dato sapere…

Qui il Ciranone vostro si è immediatamente fermato perché la faccenda già è complicata per chi, come lui, ha poco o punto dimestichezza con i quozienti, ma si complicherebbe ancora di più in caso di vittoria della Assigeco sulla Ju-Vi; in questo caso infatti si sarebbe in tre a quattro punti e lascio volentieri l’incombenza di capire chi è primo e chi secondo a chi tra i miei dodici lettori ha più dimestichezza non solo con i quozienti ma pure con gli indici, le percentuali e Dio solo sa quale altra robaccia necessaria per stabilire chi è davanti e chi dietro.

Le uniche cose comprensibili per noialtri portatori sani di idiosincrasia per discipline come la matematica e similari sono che se si passa da primi ci tocca la prima del girone rosso, e cioè molto probabilmente la Tramec Cento che è a punteggio pieno e incontra Ravenna ancora ferma a zero e quindi con più nulla da chiedere alla Supercoppa, e se si passa da prima delle seconde (con un altro complicatissimo calcolo che non mi ci metto neanche a spiegarvi…) ci tocca andare in viaggio dalla vincente del girone arancione che salterà fuori dal probabilmente infuocatissimo derby friulano tra Udine e Cividale del Friuli, entrambe a 4 punti.

E comunque arriva la prima gara con qualcosa in palio, e non sarà di certo un gran “qualcosa” ma è pur sempre “qualcosa”. Ed è un “qualcosa” che dovrebbe servire a fare un passettino in più rispetto alla gara del PalaBanca.

E’ già stato detto e stradetto, scritto e riscritto che il secondo tempo di Piacenza ha visto sul parquet la traccia della Vanoli che tutti vorrebbero; ci si aspetterebbe quindi che la palla a due del PalaFacchetti sia la normale prosecuzione della schiacciata di Jo Mobio al PalaBanca che ha dato l’illusione della vittoria alla Vanoli.

Ci si augura pure che la gara di domani sera diventi una tappa importante del normalissimo percorso che giocoforza deve affrontare un gruppo di atleti nuovo di zecca, che lavora assieme da un mese esatto e che sta cercando di diventare una squadra.

Segnali incoraggianti sotto questo aspetto ci sono già stati sia nel derby con la Ju-Vi, sia nella gagliarda reazione del secondo tempo di Piacenza, e magari proprio la circostanza che domani ci si giochi “qualcosa”, di certo non una gran “qualcosa, ma pur sempre “qualcosa”, potrebbe essere lo stimolo giusto per fare un passettino in più o, meglio, anche due..,

Perché gli stimoli per un’atleta sono davvero quella molla che ti fa fare cose che a volte non ti saresti mai sognato di poter fare. E questo vale per chiunque abbia fatto sport a qualsiasi livello,

Sono, per l’appunto, quel “qualcosa”, di certo non un gran “qualcosa”, ma pur sempre “qualcosa”…

Il che è bello e istruttivo (cit.)