

Di quest'edizione di una Maratonina di Cremona mai nata, ho scelto e chiesto a due amici podisti di parlare della loro uscita domenicale in un giorno che da quasi vent'anni rappresentava un grande festa sportiva da condividere.
Dopo la testimonianza di Francesca che ho il piacere di conoscere come podista ed 'articolista' (qui il suo articolo), propongo quella di Mauro, due persone legate allo sport, ai valori positivi che ci insegna, ma sopratutto capaci di trasferire le emozioni e le sensazioni attraverso il dialogo sotto forma di scrittura.

Mauro Cattaneo da sempre atleta del Marathon Cremona per noi podisti cremonesi è, ancor prima che un'istituzione ed un esempio sportivamente parlando, un amico ed un compagno di corsa (ovviamente per condividerla con lui bisogna tenerne il ritmo il che non è scontato), ma sopratutto un ragazzo sempre pronto al saluto, al sorriso, al dialogo, alla battuta, al consiglio (non che sia il solo intendiamoci).

Quando l'ho raggiunto per proporgli un breve scritto, mi ha accolto subito con entusiasmo rendendosi disponibile; al mio: "Mauro fammi avere qualche foto della corsa di domenica" mi ha risposto "tu ed il Mago (Manuel Gazzaniga n.d.r.) mi avete fatto le più belle". Ed è vero, ma è solo merito della passione, dell'entusiasmo e del rispetto nei confronti degli altri e che trasmette con grande naturalezza.
Chiudo con il dire, che per tanto forte che vada quando corre la Maratonina a Cremona, agli applausi ed agli incitamenti dei suoi concittadini si lascia andare spesso a sorrisi e saluti che rendono merito a quello che in fondo rappresenta: la nostra Cremona e la nostra passione, quindi Mauro a te la parola.
"Come di consueto anche questo Sabato pomeriggio decido di fare un giro per le vie del centro di Cremona; mi imbatto nella Festa del Torrone stranamente anticipata probabilmente per la paura di un nuovo ‘lockdown’. Purtroppo il numero di contagi continua a salire, mascherine, distanziamento sociale e gel igienizzanti sono entrati a far parte delle nostre abitudini.
Mi ritrovo a ragionare su quanto questo maledetto Covid abbia cambiato le nostre vite allontanandoci da passioni, abitudini e spesso togliendoci persone care.
Continuo a passeggiare, ma in questa giornata c’è qualcosa di diverso in me, ed è proprio qui, mentre arrivo in piazza Stradivari che i pensieri si fanno sentire.
Oggi sarebbe stata la vigilia della maratonina, la nostra maratonina!!! Quella per cui ogni podista cremonese si allena e si prepara un anno intero. Un appuntamento a cui ormai è impossibile mancare e che nel mondo dei runner fa scaturire dibattiti e confronti fino all’edizione successiva.
Oggi sarebbe stato il giorno del ritiro pettorali nella sala borsa della camera di commercio, una giornata che vivo sempre ad emozioni alterne: dai momenti di tensione e agitazione pre-gara, ai picchi di gioia nel vedere gli amici di tutti i giorni, gli atleti di altre città, i top runners e l’espressione curiosa dei passanti.
Poi non dimentichiamo il classico scambio di pareri e le frasi scaramantiche: non sono in forma, mi fa male il ginocchio, il piede, l’alluce, insomma qualsiasi cosa tanto per abbassare le aspettative altrui e dimostrare nel post gara di essere riusciti a far bene.
Si, perché alla fine è questo che conta! Riuscire a fare del nostro meglio, raggiungere il nostro obiettivo e dire: anche quest’anno ce l’ho fatta!
Ma purtroppo in questo 2020 la nostra mezza non ci sarà … il covid non solo ha portato dolore in molte famiglie, ma ci ha anche privato delle nostre gioie ed emozioni (e per noi podisti correre questa gara è un’emozione unica!)

Domenica 18 Ottobre
Proprio non sono riuscito a restare a letto!
Oggi sarebbe stato il giorno della mezza e.. devo correrla!
Alle 7:45 esco da casa in Via dei Mille per un breve riscaldamento.
Purtroppo niente è come prima! I miei sensi reclamano inutilmente di essere eccitati dalla frenesia che ogni anno accompagna questa manifestazione: dai colori vivaci delle divise sociali, agli allegri schiamazzi dei 2500 partenti, alla voce dello speacker, la musica, l’odore delle creme scaldanti alla canfora, la confusione, piazza Duomo e Stradivari gremite, ma.. nulla è come veramente dovrebbe essere.
Alle 8 siamo solo io e cinque amici: Fabiano, Gianluca, Beppe, Giuseppe, Antonio (abbiamo voluto creare un gruppo piccolo in modo da non formare assembramenti visto le nuove normative anti-covid).
Abbiamo fissato il nostro ritrovo in Corso Vittorio Emanuele davanti al negozio OVS, punto in cui sarebbe dovuta partire la manifestazione.
Butto un occhio a terra cercando il famoso “chiodo”, non so se è vero o leggenda comunque qualcuno (non ricordo bene chi) mi disse che quando la FIDAL omologò il percorso fu piantato questo chiodo per ricordare il punto esatto in cui collocare la partenza e compiere i fatidici 21,097 km.
Volevo partire proprio da lì, ma niente da fare, non lo trovo! Vengo improvvisamente distratto da una macchina dei vigili che si ferma proprio davanti a noi, all’inizio rimango un po’ di stucco, e se pur muniti di mascherine comincio a riflettere se potevamo aver commesso qualche infrazione.
In realtà alla guida del veicolo c’era un nostro caro amico ex podista che ha capito immediatamente la nostra intenzione di correre la mezza e subito ci fa una battuta chiedendoci se poteva farci da apripista.
Una risata, due parole ed eccoci partiti per la nostra “insolita mezza maratona”. Il percorso ormai lo conosciamo a memoria ma ogni volta che passiamo sulla scritta sbiadita dei km ci esaltiamo e urliamo di gioia. Penso che ci voglia proprio poco per far felice un runner e forse proprio per questo sono orgoglioso di esserlo!
I primi km passano, ma non le sorprese! Arriviamo appena prima del quarto km, zona Colonie padane, e incontriamo sull’argine maestro Mario Pedroni (presidente fidal e vicepresidente della maratonina), intento ad attaccare un cartellone gigante della gara HMC, è uno spettacolo e un’emozione incredibile vederlo. Nonostante il destino sia andato contro a quest’evento lui era lì, come un padre rialza un figlio quando cade, lui era pronto ad alzare un cartello inneggiante la manifestazione come per dire: - quest’anno è andata così, ma noi ci siamo, e l’anno prossimo torneremo più forti di prima!
Continuiamo la nostra corsa tra mille chiacchiere e senza accorgersene arriviamo ai giardini di piazza Roma (10km), qui vengo colto da una leggera tristezza e nostalgia.
Questo era uno dei punti con il maggior numero di persone a vedere ed incitare i podisti, sia perché vicina all’arrivo di piazza Duomo, sia perché sede del cambio staffetta.
L’amarezza passa subito e il gruppetto ritrova subito la sua allegria, i km volano e giunti in via Flaminia incrociamo il Presidente della Maratonina Michel Solzi. Insomma, nessuno dei suoi creatori in questa giornata è riuscito a star lontano dalla manifestazione!
La strada continua a scorrere sotto i nostri piedi, ogni tanto incontriamo altri corridori che ci salutano, nonostante la spensieratezza che continua ad accompagnarci cominciamo anche a sentire la mancanza di allenamenti e i pochi km fatti durante questo periodo di assenza di gare, le gambe diventano pesanti, ma per fortuna stiamo rientrando in città per affrontare gli ultimi km. Ci siamo quasi, da via Aporti passiamo in via Sicardo dove da lontano cominciamo a intravedere la tanto menzionata quanto odiata salita per piazza del Comune, lì incontriamo un gruppetto di podisti della 3C, giusto il tempo per i saluti che si parte per l’ultimo sprint ed.. eccoci arrivare in piazza Duomo a braccia alzate.
Tutto ci appare strano senza la presenza di pubblico, senza amici, parenti, transenne, speaker, nessuno che ci consegna la medaglia di finisher, nessun applauso, nessun compagno di corsa d’abbracciare, niente ristoro, niente chiacchiere e commenti post-gara, nulla di tutto ciò, ma la tradizione è stata rispettata. Se il Covid è riuscito a fermarci per un anno, oggi su questo percorso di 21,097km, ho incontrato e percepito la presenza di persone che non si arrenderanno e riusciranno a riportare la nostra Maratonina agli splendori che merita!"
Mauro Cattaneo
Immagini di Gazzaniga Daniele, Gazzaniga Manuel, Tiziano Zenzolo, Luigi Carniti, Li Bianchi.
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